Si accorciano le giornate, con il progredire dell’autunno e dopo il ritorno all’ora solare lo scorso 27 ottobre. Il sole comincia a sorgere intorno alle 7 del mattino e tramonta prima delle 17 nel pomeriggio. Le minori ore di luce consentono maggiori possibilità di osservazione del cielo notturno, già da metà pomeriggio, tempo permettendo. Le nubi e soprattutto le nebbie, più presenti in questa stagione, possono dare alcuni problemi di visibilità ma se il cielo è libero e non ci sono fonti luminose di disturbo, si possono ammirare le costellazioni autunnali e i pianeti visibili in questo mese di novembre.
A dare tutte le informazioni utili sull’osservazione del cielo notturno di novembre 2024 è l’Unione Astrofili Italiani (UAI), con il consueto appuntamento del cielo del mese. Scopriamo insieme cosa guardare in queste lunghe notti di novembre.
Dopo la Luna Nuova del 1° novembre, avremo una nuova fase del nostro satellite naturale a partire dal 9 novembre, con il Primo Quarto. La Luna apparirà nei giorni precedenti con un sottile falcetto, che aumenterà progressivamente di dimensioni fino a diventare Luna piena il 15 novembre, con un plenilunio di metà mese.
I pianeti
Nel corso di novembre, aumenta il periodo in cui potremo osservare Venere splendere in cielo. A fine mese, il pianeta tramonterà circa tre ore dopo il Sole e fino all’8 novembre sarà nella costellazione dell’Ofiuco, per poi entrare in quella del Sagittario. Venere tramonta sull’orizzonte a Ovest e nel frattempo sale in cielo Giove, sull’orizzonte a Est. Mentre il primo pianeta tarderà progressivamente il suo tramonto, il secondo anticiperà il suo sorgere, così potremo vederli entrambi, opposti e luminosissimi, nel cielo notturno.
Sull’orizzonte orientale, in tarda serata ma con un progressivo anticipo del suo sorgere, si può scorgere Marte, che nelle ultime ore della notte raggiungerà il culmine in cielo a Sud, restando nella costellazione del Cancro. Il pianeta Saturno, l’altro gigante gassoso insieme a Giove, si può osservare nella prima parte della notte verso Sud, nelle ore successive scenderà verso l’orizzonte occidentale, dove tramonterà a un orario sempre più anticipato nel corso del mese, ma tornerà indietro il 16 novembre, sempre nella costellazione dell’Acquario.
Ancora sull’orizzonte occidentale, in buone condizioni di visibilità e con una visuale libera, si può scorgere nel crepuscolo serale Mercurio. Nella seconda metà del mese, il pianeta migliorerà la sua osservabilità, posticipando il suo tramonto rispetto a quello del Sole. Per individuare, invece, i pianeti Urano, Nettuno e Plutone è necessario il telescopio. Il primo nella costellazione del Toro, il secondo in quella dei Pesci, al limite con l’Acquario e nella prima parte della notte, il terzo nelle prime ore della sera nella costellazione del Sagittario.
Le congiunzioni tra Luna e pianeti
Tra gli spettacoli da non perdere nel cielo notturno di novembre, ci sono le congiunzioni tra la Luna, i pianeti e le stelle. Fenomeni che si manifestano dal nostro punto di osservazione sulla Terra ma che riguardano astri, in realtà, molto distanti tra loro.
- 5 novembre: la falce di Luna crescente e il pianeta Venere tramonteranno quasi insieme e appariranno molto vicini, nonostante la Luna sia nella costellazione del Sagittario e Venere in quella dell’Ofiuco.
- 10 novembre: la Luna, poco dopo la fase del Primo Quarto (il 9 novembre), si avvicinerà a Saturno, nella costellazione dell’Acquario, mentre il giorno seguente, 11 novembre, avrà superato il pianeta sarà al limite con la costellazione dei Pesci.
- 16 novembre: la Luna, il giorno dopo il plenilunio, si troverà sopra il pianeta Giove, le stelle delle Pleiadi e quella di Aldebaran, nella costellazione del Toro. Capella splenderà in alto a sinistra.
- 17 novembre: la Luna, ancora nella costellazione del Toro, si troverà vicina ma a sinistra di Giove.
- 20 novembre: da non perdere lo spettacolare incontro ravvicinato tra la Luna e Marte, nella costellazione del Cancro.
Costellazioni e stelle cadenti
Ancora per poco, nelle ultime luci del crepuscolo serale sarà possibile scorgere sull’orizzonte occidentale le stelle del Triangolo Estivo: Altair della costellazione dell’Aquila, Vega della Lira e Daneb del Cigno. Subito dopo il tramonto, apparirà in cielo, basso sull’orizzonte occidentale, Ercole. Mentre nelle prime ore serali, appariranno lungo la fascia zodiacale le costellazioni del Capricorno e dell’Acquario. Verso Sud, invece, quelle dei Pesci e dell’Ariete. Sull’orizzonte meridionale, in un luogo libero da ostacoli, si possono scorgere le costellazioni che si trovano sotto l’eclittica, come la Balena e il Pesce Australe, verso Ovest, con la stella brillante Fomalhaut.
A Est, sorgono le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo dell’inverno, il Toro e i Gemelli. Sopra queste si trova l’Auriga, con la brillante stella Capella. Sempre sul cielo orientale, compariranno in tarda serata le altre protagoniste del cielo invernale, le costellazioni del Cancro e del Leone. Invece, a Sud-Est, nelle prime ore notturne, si possono chiaramente osservare le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosa stella Sirio.
A settentrione, come sempre, dominano il cielo notturno l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore, questa con la Stella Polare che indica il Nord. Tra le due Orse si intravede la costellazione del Dargone. Mentre allo zenit, sopra la nostra testa, sono ancora visibili le costellazioni di ottobre: Pegaso con il suo grande quadrilatero, Andromeda e Perseo verso Nord-Est, poi Cassiopea con la sua caratteristica forma a “W” e Cefeo, più vicine al Polo Nord Celeste.
Il nome stelle cadenti è di uso popolare, quello corretto dal punto di vista astronomico e scientifico è meteore oppure piogge o correnti di meteore o sciami meteorici. È indubbio, tuttavia, che stelle cadenti sia più affascinante e romantico. Lo usiamo ricordando che non si tratta di vere e proprie stelle ma di residui o detriti rilasciati dal passaggio delle comete o di altri astri. Nel mese di novembre, gli sciami meteorici principali sono quelli delle Tauridi e delle Leonidi. Niente a che vedere con piogge come quelle delle Perseidi di agosto o delle Geminidi di dicembre, le principali stelle cadenti della stagione fredda. Chi avrà la fortuna di vedere Tauridi e Leonidi potrà comunque godersi un bello spettacolo.
Come sempre, e a maggior ragione con gli sciami meteorici minori, per osservare le stelle cadenti occorrono buone condizioni di visibilità, con cieli limpidi e non disturbati dall’inquinamento luminoso. Con una buona fotocamera collocata su un treppiede e l’obiettivo impostato sulla lunga esposizione, si potranno cogliere anche le stelle cadenti che non si riescono a vedere facilmente a occhio nudo.
Le Tauridi si possono osservare in una parte del cielo molto ampia a sud-ovest delle Pleiadi. Queste stelle cadenti sono maggiormente visibili nella prima parte di novembre, con il picco intorno ai giorni 7 e 8, quando sono attese le Tauridi più luminose. Invece, le Leonidi sono più variabili, possono regalare dei grandi spettacoli oppure avere un’attività ridotta. Il periodo di picco sarà nei giorni 17-18-19 novembre, purtroppo quest’anno con il disturbo della luce lunare.
Ulteriori informazioni sulla pagina dedicata dell’Unione Astrofili Italiani: https://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Novembre_2024
(Foto in testata di Aperture Vintage su Unsplash)